L’albo illustrato è proprio questo: una possibilità di portare l’Arte tra le mani di una bambina e di un bambino. È bello poter pensare che i bambini possano scorgerlo perché sbuca tra le scansie di una libreria o più bello ancora tra le scaffalature di una biblioteca.

La bellezza dell’albo illustrato sta proprio in questa “misura” e che sia alla loro altezza.
Ora prova a pensare a te, si a te che stai leggendo, a quando eri piccola o piccolo: avresti mai pensato di poter scoprire Degas e le sue ballerine prima dei tredici anni?
Invece è andata diversamente, probabilmente hai scoperto questo pittore un pochino per noia e per studio e l’hai dovuto scoprire perché altrimenti non passavi quell’interrogazione e così Degas è rimasta una paginetta d’arte da studiare per un voto.
Ora ti chiedo come possiamo pretendere che i nostri ragazzi possano amare l’arte?
Quando educhiamo, bisogna impegnarsi a spostarsi dai moralismi, ed è difficile perché secoli di educazione sono lì fermi su quei binari; ma i moralismi allontanano, mentre il sorriso, l’esempio, il bello sono i veri modelli da perseguire.
È un provare per credere che deve nascere agli albori di un’esperienza genitoriale consapevole.
Torniamo a noi, quando quindi portare questa opera d’arte a misura di bambino e proprio Degas in questo caso?
Mi immagino già ciò che si potrebbe pensare “ ma come fa a capire”, “ non ha gli strumenti”, “ non è ancora pronto”. Queste si chiamano paure, zone di comfort e giudizi di cui nessuna bambina e bambino ha bisogno.
Ti dico di più, non avremmo avuto bisogno di riceverlo nemmeno noi adulti, ma possiamo migliorare il presente per evitare troppe ferite ed etichette che vanno a schiacciare le anime dei nostri bambini.
Come possiamo sul serio credere che non è pronta o pronto per delle belle immagini? Con colori neutri e disegni morbidi? Con colori acquerellati e a volte più decisi? Per forme del volto reale e non fittizi con i cartoni che vedono tristemente in tv?
Educare così è difficile ma porta a grandi soddisfazioni.
Ti posso accompagnare in questo percorso di riscoperta della meraviglia degli albi illustrati, anche per te che mi stai leggendo, a misura tua.
Ti voglio raccontare anche questo: quando ho iniziato a leggere e poi a studiare gli albi illustrati, ormai cinque anni fa, sono stati una vera e propria terapia, una vera cura alla bambina interiore spezzata che ero, e ho ricominciato a credere che fosse possibile leggere qualcosa di bello nelle parole e nelle immagini, dopo poco mi sono appassionata a una grande scrittrice, da poco mancata, che mi ha ridonato la gioia della lettura che dopo anni di scuola e università avevo smarrito.
Ti fidi? Fai un passo e scrivimi!
ELISABETTA
@nidoacasadibetta
quando ero piccola mia mamma mi leggeva moltissimi libri di sera e mi lasciava a volte sfogliarli e guardando le immagini creavo la mia storia, mi lasciava sfogliare anche le sue enciclopedie, quella storica, quella medica etc e io leggevo tutto, anche ciò che faticavo a capire ma che leggendo faceva un po parte di me e mi incuriosiva molto.. la circolazione sanguigna era il mio capitolo preferito! E quando penso a mia madre la vedo li seduta sulla solita sedia in salotto che sfoglia il quotidiano o un libro con gli occhiali abbassati e so che il suo esempio mi ha dato tanto, ecco spero di fare lo stesso con le mie bimbe. la più piccola sfoglia i libri della mia libreria, ne prende uno e ne osserva le immagini e la vedo già molto interessata.